Lo Zrinjski arriva a questa sfida con una struttura tattica molto riconoscibile, basata su un 4-3-3 che in fase di non possesso si compatta in un 4-1-4-1 molto corto tra i reparti. In casa la squadra bosniaca è abituata a tenere il baricentro medio-alto, con i terzini pronti ad alzarsi in ampiezza e le mezzali che attaccano con decisione il mezzo spazio. Häcken, al contrario, tende a concedere qualcosa in fase di rientro difensivo, soprattutto quando il blocco squadra si allunga e gli esterni offensivi non accompagnano la transizione negativa: questo può aprire corridoi interessanti per le imbucate centrali e gli inserimenti da dietro dei padroni di casa.
Sul piano statistico entrambe le squadre hanno numeri offensivi importanti, ma lo Zrinjski mostra una conversione delle occasioni migliore tra le mura amiche e una spiccata capacità di creare pericoli su palla inattiva. Häcken produce volume in avanti, ma lascia spesso spazi tra difesa e centrocampo, soprattutto nelle seconde palle e sui ribaltamenti veloci: il rischio è quello di subire attacchi diretti ogni volta che perde palla in costruzione bassa. In più, la forma recente degli svedesi non è stata particolarmente brillante in trasferta, con difficoltà a chiudere le partite e a mantenere la concentrazione per tutti i 90 minuti.
Da un punto di vista psicologico, lo Zrinjski ha mostrato grande solidità nei momenti chiave, sfruttando il fattore campo e l’ambiente caldo di Mostar per alzare l’intensità nei frammenti decisivi del match. Häcken resta una squadra pericolosa, capace di colpire se viene lasciata giocare in transizione, ma la maggiore organizzazione difensiva dei padroni di casa e la spinta del proprio pubblico fanno propendere l’analisi verso un esito favorevole allo Zrinjski almeno in termini di risultato non perdente. Per questo il pronostico più logico e coerente con il quadro tattico e mentale è 1X, con leggera preferenza per una vittoria di misura dei bosniaci, come indicato nel possibile 2–1.