L’impostazione tattica dei Wolves dovrebbe ruotare attorno a un baricentro medio e a una forte densità tra le linee, sfruttando la qualità nelle transizioni rapide e la capacità degli esterni di creare superiorità sugli uno contro uno. La squadra di casa tende a verticalizzare con decisione quando riconquista palla, cercando di allargare le maglie difensive avversarie grazie ai movimenti a rientrare della punta e alle sovrapposizioni costanti dei terzini.
Il Nottingham Forest, che spesso fatica lontano dal proprio stadio, potrebbe prediligere un atteggiamento più prudente, con un blocco medio-basso studiato per limitare gli spazi interni. La principale difficoltà degli ospiti rimane la gestione dei momenti di pressione avversaria: quando vengono forzati nella propria metà campo, lasciano spesso corridoi laterali e faticano a difendere con compattezza la zona del secondo palo. Ciò rende vulnerabile la loro struttura difensiva contro squadre che attaccano con ampiezza e ritmo, come i Wolves.
Con queste dinamiche, il match sembra favorire i padroni di casa, più brillanti nelle combinazioni veloci e più solidi nella riconquista immediata. Il divario di intensità, unito alla maggior efficacia nelle soluzioni offensive, suggerisce un esito favorevole ai Wolves, che appaiono più attrezzati per controllare il flusso della partita e concretizzare nei momenti chiave.