Il Villarreal arriva a questa sfida con un’identità offensiva ben definita: costruzione dal basso, grande utilizzo degli esterni e ricerca costante della superiorità posizionale. Baena e Terrats daranno fluidità interna, mentre Yeremy Pino proverà a creare costantemente pericoli sulla destra con la sua accelerazione. Sörloth agirà come riferimento centrale, sfruttando la fisicità per aprire spazi e finalizzare. In casa, il Submarino Amarillo tende a dominare possesso e territorio, creando un numero elevato di situazioni pericolose, soprattutto quando riesce a isolare gli esterni nei duelli individuali.
Il Getafe, invece, affronterà il match con il suo stile diretto e fisico, cercando di rompere il ritmo del Villarreal attraverso pressione mirata e fasi difensive molto compatte. Con Greenwood e Mayoral, la squadra ha la capacità di ripartire rapidamente e sfruttare eventuali errori nella costruzione avversaria. Il centrocampo, guidato da Milla e Maksimović, cercherà di chiudere le linee interne e rallentare la circolazione del Villarreal. Il Getafe punterà molto sulle seconde palle, un aspetto tattico in cui spesso riesce a creare vantaggi.
La partita si prospetta come un duello tra dominio territoriale (Villarreal) e transizioni verticali (Getafe). Se il Villarreal riuscirà a muovere rapidamente il pallone, attirando il pressing avversario, potrà creare occasioni nitide soprattutto sugli esterni. Tuttavia, il Getafe è pericoloso quando recupera palla e può sfruttare gli spazi in campo aperto. L’equilibrio iniziale potrebbe rompersi con il controllo progressivo del Villarreal grazie alla sua maggiore qualità tecnica e alla capacità di costruire attacchi più continui. Il fattore campo diventa determinante in un match del genere.