Il Vasco arriva a questa sfida con una struttura tattica ormai consolidata basata su un 4-2-3-1 molto compatto, che tende a esaltare l’aggressività sulle seconde palle e la verticalizzazione immediata una volta riconquistato il possesso. L’ambiente di São Januário spinge la squadra a mantenere un ritmo alto, soprattutto nei primi 30 minuti, dove spesso costruisce la maggior parte delle sue occasioni tramite sovrapposizioni sulle fasce e inserimenti della trequarti. Contro un Mirassol che difende con blocco medio e linee corte, il Vasco cercherà di sfruttare la superiorità fisica nei duelli e il maggior dinamismo tra le linee.
Il Mirassol, che adotta principalmente un 4-3-3 più fluido, tende a giocare con costruzione ragionata dal basso e movimenti sincronizzati per liberare l’uomo tra le linee. Tuttavia, lontano da casa soffre quando incontra avversari che pressano in maniera coordinata e costante. Il rischio per gli ospiti risiede soprattutto nelle transizioni difensive: il loro mediano rimane spesso troppo isolato, ed è proprio in queste zone che il Vasco trova spesso vantaggi posizionali. Inoltre, la pressione ambientale potrebbe costringere il Mirassol a optare maggiormente per il gioco diretto, perdendo qualità nella gestione del pallone.
La lettura complessiva del match suggerisce un confronto equilibrato a tratti, ma con una maggiore incisività del Vasco negli ultimi metri, favorita dal contesto, dal momento psicologico e da una maggiore necessità di punti. La capacità dei padroni di casa di trasformare la pressione offensiva in situazioni pericolose appare determinante, mentre il Mirassol potrebbe trovare un gol solo in transizioni isolate. Per questo motivo, il pronostico più coerente porta verso una vittoria del Vasco, con un match aperto ma comunque sotto controllo del club carioca.