Union Berlin mostra una struttura tattica più solida nelle fasi di non possesso, con linee molto strette tra centrocampo e difesa che permettono alla squadra di assorbire la pressione avversaria senza perdere compattezza. Il loro 3-5-2 si trasforma spesso in un 5-3-2 in fase difensiva, con gli esterni pronti ad abbassarsi rapidamente per chiudere le corsie laterali. Questo comportamento crea un blocco medio-basso estremamente difficile da superare per squadre come Heidenheim, che faticano quando devono costruire gioco con pazienza e trovano pochi spazi tra le linee.
In fase di possesso, l’Union Berlin tende a imporre il ritmo attraverso verticalizzazioni rapide e movimenti coordinati delle due punte, supportate dalle mezzali che attaccano lo spazio in profondità. La squadra è molto efficace nel recupero palla immediato dopo la perdita, grazie a un pressing organizzato e a una transizione positiva che mira a sorprendere una difesa avversaria spesso vulnerabile quando viene attirata fuori posizione. Heidenheim, infatti, soffre quando deve difendere all’indietro e mostra difficoltà nel mantenere le distanze tra reparti, lasciando varchi che l’Union può sfruttare soprattutto con inserimenti centrali e cambi di gioco improvvisi.
Un altro elemento che potrebbe fare la differenza è la qualità dell’Union Berlin sulle palle inattive: la squadra dispone di giocatori fisicamente dominanti e di schemi ben preparati, caratteristica che diventa particolarmente insidiosa contro Heidenheim, una formazione che nei duelli aerei non sempre riesce ad essere costante per tutti i 90 minuti.
Nel complesso, l’Union appare favorito in un match che si preannuncia intenso e molto combattuto dal punto di vista fisico. La maggiore compattezza centrale, la gestione delle transizioni e la varietà di soluzioni offensive consentono ai padroni di casa di avere più armi per portare a casa i tre punti, pur dovendo prestare attenzione alle ripartenze di Heidenheim, spesso l’unico vero momento in cui riesce a rendersi pericoloso.