Il match tra Pescara e Monza, valido per la stagione 2025/26, si preannuncia come un confronto tra due filosofie di gioco opposte e due livelli di maturità tattica differenti.
Monza: la macchina di Nesta
Il Monza guidato da Alessandro Nesta ha raggiunto una solida identità tattica basata su un 3-4-2-1 estremamente organizzato e funzionale alla valorizzazione del palleggio e del possesso. La costruzione dal basso è un marchio di fabbrica, con i tre difensori centrali che si aprono per favorire le linee di passaggio verso i mediani, mentre i due esterni (molto offensivi) garantiscono ampiezza e profondità.
Un ruolo cruciale è quello dei due trequartisti alle spalle della punta: spesso si alternano tra mezze punte e centrocampisti avanzati, con libertà di muoversi tra le linee e occupare gli half-spaces. Questo crea superiorità numerica nella zona centrale e permette frequenti inserimenti centrali senza palla, che sono stati una fonte costante di gol.
Il Monza ha mostrato grande equilibrio anche in fase difensiva, passando agevolmente a una linea a cinque quando è necessario abbassarsi. Nelle gare in trasferta mantiene una media superiore al 55% di possesso palla, segno di un controllo territoriale che non viene meno lontano da casa.
Pescara: entusiasmo e limiti
Il Pescara, neopromosso in questa stagione, adotta un più tradizionale 4-3-3, orientato a un gioco verticale e più diretto. Il tecnico abruzzese ha cercato di mantenere la stessa struttura che ha portato al successo in Serie C, ma le difficoltà nel salto di categoria si fanno sentire, soprattutto nella gestione della pressione alta e nella fase di non possesso.
I problemi maggiori emergono sulle corsie laterali, dove i terzini faticano a contenere avversari tecnici e veloci, come quelli che il Monza può schierare sugli esterni. La fase difensiva si basa su linee compatte e blocchi medio-bassi, ma spesso manca il tempo giusto per accorciare e scalare, soprattutto contro squadre che muovono la palla con intelligenza.
In fase offensiva, il Pescara cercherà di sfruttare le ripartenze veloci, affidandosi alla corsa degli esterni e alle seconde palle. Tuttavia, il pressing ordinato del Monza e la sua capacità di recuperare subito il pallone potrebbero limitare fortemente queste occasioni.
Chiavi tattiche del match
- Il Monza cercherà di attirare il pressing per poi verticalizzare tra le linee, soprattutto sfruttando la superiorità numerica in zona centrale.
- Il Pescara dovrà essere estremamente compatto e rapido nelle transizioni negative, altrimenti rischia di concedere troppo spazio tra difesa e centrocampo.
- Le corsie laterali saranno un punto debole evidente per i padroni di casa, che il Monza potrebbe colpire con facilità grazie alla spinta costante degli esterni a tutta fascia.
Considerazioni finali e Pronostico
La differenza di qualità tecnica, organizzazione tattica e profondità della rosa è significativa. Anche se il Pescara cercherà di difendersi con ordine e puntare sul contropiede, difficilmente riuscirà a reggere l’urto per 90 minuti. Il Monza ha gli strumenti per gestire il ritmo, sfruttare gli spazi e colpire nei momenti giusti.
Pronostico: Vittoria Monza con margine
Possibile risultato: 0-2 o 1-3.