Il Panathinaikos arriva con una struttura tattica molto organizzata, basata su un 4-3-3 equilibrato che cerca di dominare il centrocampo e aprire spazi sugli esterni. In casa, la squadra greca aumenta notevolmente l’intensità, pressa alto e costringe gli avversari a commettere errori in costruzione. Panathinaikos è particolarmente forte nel recupero palla immediato e nella gestione delle seconde palle.
Il Viktoria Plzen cercherà di mantenere un blocco medio-basso, puntando su transizioni rapide e movimenti verticali, ma soffre quando gli avversari impongono ritmo e aggressività. La difesa ceca spesso fatica contro squadre fisiche e ben strutturate, soprattutto nelle situazioni di cross e palla inattiva, dove Panathinaikos ha un vantaggio netto.
Sul piano psicologico, il fattore campo è decisivo: giocare ad Atene, con pressione ambientale e clima ostile, incide molto sulle prestazioni delle squadre che non sono abituate a questo tipo di contesto. Panathinaikos dispone di più qualità nella gestione dei momenti chiave e tende a essere più solido negli ultimi 20 minuti. Per questo l’esito 1 risulta il più coerente con l’analisi.