Il Mirassol in casa tende a proporre un calcio molto aggressivo, con baricentro alto e grande partecipazione dei terzini alla fase offensiva. La squadra paulista ama costruire dal basso ma non disdegna le verticalizzazioni rapide quando trova spazio alle spalle della linea avversaria, soprattutto sul lato sinistro. La densità in zona palla e la capacità di recuperare subito il possesso rendono il Mirassol particolarmente pericoloso nei primi 20-25 metri offensivi, dove crea una buona quantità di occasioni da gol.
Il Ceará si presenta con un approccio più prudente, organizzato in un 4-2-3-1 compatto, con il doppio mediano a protezione della difesa e gli esterni pronti a ripartire in transizione. La squadra di Fortaleza è abile a chiudere gli spazi centrali e a forzare l’avversario verso le corsie laterali, ma soffre quando viene costretta ad abbassarsi troppo e a difendere continuamente l’area. Inoltre, lontano da casa tende a perdere un po’ di intensità nel pressing, concedendo più libertà ai portatori di palla rivali.
Nel complesso, il contesto sembra favorire il Mirassol: il fattore campo, l’intensità nella pressione offensiva e la maggiore freschezza nelle rotazioni offensive possono fare la differenza nei duelli chiave. Ceará ha le qualità per colpire in contropiede e probabilmente troverà il modo di segnare, ma sul lungo dei 90 minuti la spinta del Mirassol dovrebbe prevalere, soprattutto nella parte finale della gara. Per questo il pronostico si orienta sulla vittoria interna, con un 2–1 che riflette una partita equilibrata ma leggermente inclinata dalla parte dei padroni di casa.