Il match tra Lecce e Hellas Verona, valido per l’11ª giornata della Serie A 2025-26, rappresenta uno scontro diretto fondamentale nella corsa alla salvezza. Entrambe le squadre vivono una fase delicata del campionato, ma arrivano a questa sfida con atteggiamenti tattici molto diversi e con differenti stati mentali.
Il Lecce di mister D’Aversa (o eventuale tecnico subentrato) tende a proporre un calcio proattivo soprattutto davanti al pubblico del Via del Mare. Il modulo di riferimento è il 4-3-3, con un baricentro medio-alto e un pressing selettivo nelle zone laterali del campo. Il punto di forza dei salentini è la capacità di creare densità centrale per poi aprire il gioco sulle fasce, sfruttando la velocità degli esterni offensivi e le sovrapposizioni dei terzini. In fase di non possesso, la squadra si compatta con due linee strette di quattro, lasciando una punta pronta a ripartire. La costruzione dal basso è prudente ma efficace, con rotazioni mirate tra i mediani per liberare linee di passaggio centrali.
Il Verona, invece, sta mostrando qualche limite strutturale nella fase offensiva. Il 3-4-2-1 adottato nelle ultime uscite offre solidità difensiva, ma spesso toglie fluidità al gioco in verticale. Gli scaligeri soffrono quando sono costretti a difendere bassi per lunghi tratti, e soprattutto nei momenti di transizione negativa — situazioni in cui Lecce può colpire con rapidità. L’assenza di un regista puro costringe il Verona ad affidarsi a lanci diretti o al gioco sugli esterni, rendendo prevedibile la manovra. Tuttavia, i gialloblù restano pericolosi sulle palle inattive, grazie alla fisicità dei centrali e alle traiettorie di tiri piazzati ben eseguiti.
Dal punto di vista statistico, Lecce ha perso solo una delle ultime cinque gare casalinghe, mostrando un rendimento più che discreto al Via del Mare. Verona, al contrario, ha ottenuto un solo punto nelle ultime quattro trasferte, con una media di gol subiti superiore a 1.5 per partita. L’elemento psicologico gioca quindi un ruolo chiave: Lecce ha maggiore fiducia e coesione interna, mentre Verona appare in difficoltà nel mantenere compattezza per tutti i 90 minuti.
Tatticamente, ci si può aspettare un Lecce più aggressivo nei primi venti minuti, alla ricerca del vantaggio immediato per poi abbassare il ritmo e gestire con ordine il risultato. Verona proverà ad approfittare delle eventuali ripartenze con il suo trequartista di riferimento, ma la mancanza di concretezza in avanti potrebbe penalizzarlo.
In termini di modelli predittivi (xG, xGA e conversion rate), Lecce mostra un valore di xG medio in casa di 1.42, contro l’1.05 di Verona in trasferta. Anche l’indice di pericolosità difensiva pende a favore dei salentini (xGA 1.10 vs 1.55). Tali dati indicano un leggero vantaggio strutturale e qualitativo per la squadra di casa.
Per tutti questi motivi, il pronostico più solido è la vittoria del Lecce (1), con la possibilità di un punteggio contenuto (1-0 o 2-0). Lecce ha la compattezza e la spinta del pubblico per imporsi, mentre Verona potrebbe pagare la scarsa fluidità e la difficoltà nel finalizzare.