Il Rayo Vallecano arriva con un’identità di gioco ben strutturata, fatta di pressing medio-alto, intensità costante e velocità nel ribaltare l’azione. Il 4-2-3-1 o 4-3-3 madrileno è molto fluido: le mezzali si inseriscono spesso, mentre gli esterni attaccano con continuità la profondità. Contro un Jagiellonia che tende ad allungarsi quando perde palla, il Rayo può sfruttare proprio queste transizioni rapide, generando occasioni di qualità grazie al ritmo tipico del calcio spagnolo.
Il Jagiellonia in casa spinge molto, ma concede anche spazi enormi quando la squadra si sbilancia. Il 4-3-3 polacco è propositivo, ma la fase difensiva soffre nel contenere squadre che palleggiano bene tra le linee. Il Rayo, abituato a intensità molto più elevate, può approfittarne soprattutto recuperando palla alta e attaccando subito con triangolazioni veloci. L’unica arma importante del Jagiellonia resta la fisicità sulle palle inattive e nei duelli diretti.
La differenza di intensità, ritmo e qualità tecnica dovrebbe emergere nel corso dei 90 minuti. Il Rayo ha più soluzioni offensive, una migliore struttura tattica e una gestione superiore dei momenti della partita. Per questo il pronostico si orienta sul segno 2, con gli spagnoli favoriti per prendersi la partita pur con qualche difficoltà dovuta all’ambiente e al clima.