Il Portugal arriva a Dublino con il chiaro obiettivo di consolidare la propria superiorità tecnica e tattica. La squadra di Roberto Martínez ha dimostrato una crescita costante nella gestione del possesso e nella fluidità offensiva, adottando un 4-3-3 dinamico che in fase di costruzione si trasforma spesso in un 3-2-5, con uno dei terzini che si alza per supportare il centrocampo. Questa struttura consente ai lusitani di mantenere il controllo del ritmo e creare costantemente superiorità tra le linee, specialmente grazie al lavoro di Bruno Fernandes e Bernardo Silva, due giocatori capaci di collegare la manovra e rifinire con precisione millimetrica.
Sulle corsie laterali, Rafael Leão o João Félix offrono ampiezza e imprevedibilità, aprendo spazi per le incursioni centrali di Cristiano Ronaldo (o del suo eventuale sostituto, più mobile come Gonçalo Ramos). In fase di non possesso, il Portogallo tende a pressare alto con un blocco medio che costringe gli avversari a giocare lungo, favorendo i recuperi immediati e le ripartenze veloci.
L’Irlanda, invece, si presenterà con il consueto atteggiamento compatto e fisico, probabilmente in un 5-3-2 o 3-5-2 difensivo, con l’obiettivo di ridurre gli spazi centrali e puntare su transizioni rapide e calci piazzati. La squadra di casa non potrà permettersi di concedere campo aperto, ma tenterà di sfruttare la propria forza nei duelli aerei e nelle seconde palle, affidandosi all’energia del pubblico di Dublino per mantenere alta la tensione competitiva.
Tatticamente, ci si può aspettare una gara a senso unico nel possesso (stimato intorno al 63-65% per il Portogallo), ma con momenti di pressione irlandese che potrebbero creare qualche pericolo sui palloni inattivi. Tuttavia, la qualità tecnica, l’intelligenza tattica e la profondità di rosa dei lusitani dovrebbero fare la differenza nei momenti chiave.
Pronostico finale: Vittoria del Portogallo (segno 2).
Risultato consigliato: 1-2, con gol decisivi nella ripresa e una gestione matura del vantaggio.