Il Häcken arriva a questo match con un’identità offensiva molto chiara: un 4-3-3 rapido, verticale e costruito per attaccare con molti uomini. In casa la squadra svedese aumenta intensità e ritmo, sfruttando bene la velocità delle ali e la capacità dei centrocampisti di inserirsi negli spazi tra le linee. Il possesso non è fine a sé stesso, ma orientato a creare superiorità numerica sugli esterni, dove Häcken tende a sviluppare la maggior parte delle sue occasioni.
L’AEK Larnaca ha un’impostazione più reattiva, spesso schierandosi con un 4-2-3-1 o 4-3-3 molto compatto, con linee strette e blocco medio-basso. Fuori casa, però, la squadra cipriota soffre molto quando viene costretta a difendere a lungo contro avversari più fisici e veloci. La principale difficoltà dell’AEK è la gestione delle transizioni difensive: quando perde palla, i reparti restano troppo distanti e questo crea spazi che Häcken può sfruttare con immediatezza.
Sulla base della maggior intensità, del fattore campo e della produzione offensiva del Häcken, il pronostico si orienta sul segno 1. Larnaca può comunque trovare un gol grazie alle ripartenze o alle palle inattive, ma nel complesso la squadra svedese appare superiore per ritmo, dinamismo e volume di gioco.