Il Girona di Míchel tende a schierarsi con un 3-3-1-3 (o simile), sfruttando un palleggio basso con il portiere che funge da centrale aggiuntivo, ali offensive larghe e un centrocampista centrale a supporto della punta .
Questo sistema ricerca ampiezza e profondità, confinando il gioco sugli esterni. Il Rayo, di contro, preferisce pressare alto e ripartire rapidamente, approfittando delle zone lasciate scoperte dagli esterni invertiti gironini.
L’efficacia del Rayo nel controgioco e il rischio di essere esposti dietro la pressione potrebbero risultare decisivi.