L’Eintracht si presenta al debutto casalingo con ambizioni europee: la squadra di Dino Toppmöller ha costruito un’identità aggressiva in 3-4-2-1, con difesa a tre solida (guidata da Koch e Smolčić), ampiezza garantita da Knauff e Buta, e un attacco reso più dinamico da Marmoush e Chaïbi alle spalle della punta. In casa l’Eintracht mantiene un possesso medio attorno al 55% e spinge forte sugli esterni, sfruttando anche le palle inattive.
Il Werder di Ole Werner invece riparte da un 3-5-2 più accorto, basato sulla coppia d’attacco Ducksch–Kownacki e sul filtro a centrocampo di Stage. Gli anseatici hanno chiuso la scorsa stagione con una delle difese più perforate fuori casa, e contro un Eintracht aggressivo rischiano di soffrire nelle transizioni difensive. La chiave tattica sarà la capacità del Werder di reggere l’intensità nei primi 30 minuti: se l’Eintracht trova il vantaggio presto, la gara potrebbe inclinarsi nettamente verso i padroni di casa.