La Bolivia affronterà il Brasile in condizioni al limite, giocando a oltre 4.000 metri d’altitudine a El Alto, un ambiente che riduce l’efficacia soprattutto delle difese mobili e del centrocampo se non abituati a tali condizioni. Il commissario tecnico boliviano punterà su un atteggiamento compatto, sfruttando la resistenza fisica e la familiarità col campo, contro un Brasile che—già qualificato per il Mondiale—scenderà in campo con una formazione rinnovata e molto più giovane, priva di alcune stelle.
Ancelotti garantirà rotazioni intelligenti, puntando su freschezza e versatilità tattica: giocatori come Lucas Paquetá, Bruno Guimarães e i nuovi innesti saranno fondamentali per mantenere equilibrio e dominio posizionale nonostante le condizioni estreme.
Il Brasile dovrà giocare con pazienza, verticalizzando poco e sfruttando le transizioni e la qualità tecnico-fisica nei duelli individuali. La Bolivia proverà a resistere con densità a centrocampo e ripartenze, cercando di impensierire i brasiliani sui calci piazzati o errori tecnici dati dalla stanchezza.
Pronostico chiaro: il Brasile ha il potenziale per sfruttare il suo valore individuale e tattico, dominando le fasi centrali e punendo con contrattacchi precisi soprattutto nella ripresa, portando a casa la vittoria con il risultato ipotetico 2–1.