La France arriva a questa sfida con una qualificazione ormai praticamente in tasca e con un gruppo che, oltre a essere ricco di qualità individuale, ha dimostrato continuità, disciplina tattica e una profondità che poche nazionali europee possono permettersi. Il commissario tecnico francese dispone di alternative in ogni reparto e può adattare il piano gara in base al contesto senza perdere equilibrio. L’identità rimane chiara: pressione alta quando possibile, gestione ragionata del possesso e improvvise accelerazioni attraverso gli esterni o le mezzepunte che attaccano l’interlinea.
L’Azerbaijan, invece, pur vivendo un buon momento dal punto di vista dell’entusiasmo e della coesione interna, resta una nazionale con limiti evidenti sia tecnici sia di esperienza internazionale. È probabile che l’allenatore scelga un approccio estremamente prudente, con blocco basso o medio-basso, linee molto strette e priorità assoluta nel chiudere la profondità. L’obiettivo sarà ridurre gli spazi centrali, forzare la France a giocare sulle fasce e ripartire con transizioni rapide sfruttando eventuali errori in costruzione.
Dal punto di vista tattico, i francesi cercheranno di manipolare la difesa azera con rotazioni continue: il terzino che sale per creare superiorità, il mediano che si abbassa per iniziare l’azione, gli esterni pronti a puntare l’uomo nell’uno contro uno e gli inserimenti centrali per rompere la struttura difensiva. La France ha inoltre una superiorità netta nella lettura degli spazi e nella velocità di esecuzione, due elementi che contro una difesa statica possono diventare determinanti.
L’Azerbaijan dovrebbe puntare soprattutto su compattezza, densità centrale e gestione emotiva della partita. Tuttavia, contro una squadra capace di mantenere alti ritmi, verticalizzare con precisione e creare occasioni anche da palle inattive, il rischio di crolli nel corso dei 90 minuti è concreto. La differenza fisica e atletica potrebbe farsi sentire soprattutto nel secondo tempo.
In definitiva, viste la forza complessiva della France, la profondità della rosa, la superiorità tecnica in ogni reparto e la difficoltà dell’Azerbaijan nel tenere il ritmo contro selezioni di questo livello, è difficile immaginare un esito sorprendente. Mi aspetto una partita gestita fin da subito dalla France, con il vantaggio già nel primo tempo e una ripresa controllata senza eccessivi rischi.
Il pronostico rimane una vittoria netta della France, con margine e con dominio territoriale evidente. Si tratta di una delle partite più sbilanciate del girone. Si prevede che la nazionale francese imponga ritmo, qualità e gestione fino al fischio finale.