L’AZ Alkmaar arriva a questa sfida con un’identità tattica molto chiara: 4-3-3 offensivo, costruzione dal basso pulita e grande utilizzo degli esterni per allargare il campo e creare uno contro uno sulle corsie. In casa gli olandesi mantengono un baricentro alto, cercano continuamente linee di passaggio tra le linee e sono estremamente pericolosi sulle seconde palle ai limiti dell’area. La qualità tecnica dei centrocampisti permette all’AZ di cambiare lato con facilità e di trovare spesso l’uomo libero, costringendo l’avversario a difendersi in zona molto bassa.
Lo Shelbourne, per contro, è una squadra che tende a chiudersi con un 4-4-2 compatto, con le linee molto vicine e grande attenzione nel presidiare l’area di rigore. L’idea principale sarà quella di abbassare il ritmo, sporcare la partita e affidarsi alle ripartenze lunghe verso gli attaccanti. Tuttavia, la differenza di intensità e di velocità nella circolazione di palla rispetto al livello olandese rischia di far emergere subito i limiti della formazione irlandese, soprattutto quando si tratterà di uscire dalla pressione alta dell’AZ.
Con il passare dei minuti è verosimile che lo Shelbourne sia costretto a difendere sempre più basso, lasciando all’AZ il controllo quasi totale del possesso e del territorio. In queste condizioni, la qualità degli uomini offensivi di Alkmaar, unita alle soluzioni da fuori area e ai calci piazzati, dovrebbe portare a diverse occasioni pulite da gol. La lettura tattica e il gap tecnico tra le due squadre orientano con decisione verso una vittoria netta dei padroni di casa: l’esito 1 è il pronostico più logico e coerente, con un possibile 3–0 che rispecchia la superiorità dell’AZ sul piano del gioco e delle occasioni create.