L’AZ Alkmaar affronta questa sfida con un’impostazione tattica ben definita, basata su un 4-2-3-1 molto fluido che privilegia il possesso palla e le catene laterali. In casa, la squadra olandese tende a mantenere un ritmo alto sin dai primi minuti, cercando di schiacciare l’avversario nella propria metà campo grazie a un pressing organizzato e a continue rotazioni tra trequarti e ali. Questo approccio crea spesso superiorità numerica sulle fasce, fondamentale contro squadre meno abituate a difendere in blocco basso.
La Jagiellonia, invece, arriva con un atteggiamento più prudente, probabilmente schierata con un 4-4-2 compatto o un 4-5-1 in fase di non possesso. L’obiettivo principale sarà limitare gli spazi centrali e ripartire in transizione, ma la differenza di qualità tecnica e di intensità potrebbe emergere col passare dei minuti. La squadra polacca soffre quando è costretta a difendere a lungo e tende a concedere occasioni se pressata in uscita dal basso.
Dal punto di vista psicologico, l’AZ parte con un netto vantaggio: maggiore esperienza europea, fattore campo e una rosa più profonda. Se riuscirà a sbloccare il risultato nel primo tempo, il match potrebbe incanalarsi rapidamente a suo favore, riducendo le possibilità di reazione degli ospiti. Per questi motivi, la vittoria dei padroni di casa appare il pronostico più solido e coerente con l’andamento atteso della partita.