L’Athletic Bilbao arriverà a questa sfida con l’obiettivo di sfruttare l’intensità del proprio stadio e la verticalità tipica del suo gioco. La squadra basca cercherà di pressare alta nelle prime fasi, affidandosi alla potenza fisica di Iñaki Williams e alla creatività di Nico Williams per creare situazioni pericolose sulle fasce. Sancet sarà fondamentale per collegare centrocampo e attacco, ma la mancanza di continuità difensiva nelle ultime uscite rappresenta un fattore critico contro un avversario del livello del Real Madrid.
Il Real Madrid, dal canto suo, adotterà un approccio più controllato ma ugualmente letale. Tchouaméni e Valverde stabiliranno il ritmo in mezzo al campo, mentre Bellingham fungerà da vero e proprio catalizzatore offensivo tra le linee. Con Mbappé, Vinícius e Rodrygo, il Madrid possiede una combinazione devastante di velocità, dribbling e finalizzazione che può colpire sia in attacco posizionale sia in transizione. Le ripartenze saranno uno strumento chiave, soprattutto quando l’Athletic alzerà troppo il baricentro.
Tatticamente la gara potrebbe inizialmente essere equilibrata, ma la qualità superiore del Real Madrid nelle letture offensive e nei duelli individuali dovrebbe emergere con il passare dei minuti. La difesa basca fatica quando viene attaccata in ampiezza e profondità, due caratteristiche presenti in abbondanza nel front-three madridista. Se il Madrid riesce a controllare il centrocampo, il dominio tecnico del match dovrebbe spostarsi decisamente in suo favore.