La Roma arriva a questa sfida con un’identità tattica ormai ben definita, basata su un possesso palla strutturato e una pressione alta immediata dopo la perdita del pallone. In casa, i giallorossi tendono a schiacciare l’avversario nella propria metà campo, sfruttando molto le corsie laterali e gli inserimenti delle mezzali tra le linee. Contro un Como che privilegia un blocco medio-basso, la Roma dovrebbe riuscire a mantenere il controllo territoriale per lunghi tratti del match.
Dal punto di vista difensivo, la squadra capitolina mostra maggiore solidità rispetto alle prime giornate di stagione, concedendo poche occasioni pulite soprattutto all’Olimpico. Il Como, pur organizzato e disciplinato, fatica quando è costretto a difendere a lungo e tende a perdere compattezza nelle transizioni difensive. Questo aspetto può risultare decisivo, considerando la qualità individuale superiore della Roma negli ultimi trenta metri.
A livello psicologico, il fattore campo pesa notevolmente: la Roma affronta una neopromossa con l’obbligo di fare risultato, ma anche con la consapevolezza di avere i mezzi per gestire la partita senza scoprirsi troppo. Il Como potrebbe puntare a limitare i danni e colpire in ripartenza, ma nel complesso il divario tecnico e l’esperienza dei giallorossi rendono probabile una vittoria interna relativamente controllata.