Nel confronto tra Armenia e Ungheria, in programma il 13 novembre 2025, si delinea una sfida che, almeno sulla carta, pende a favore degli ospiti. L’Ungheria arriva con una struttura tattica più definita, una maggiore qualità nella costruzione del gioco e un collettivo che negli ultimi anni ha trovato equilibrio tra aggressività e compattezza.
Armenia: voglia di sorprendere, ma limiti evidenti
La nazionale armena proverà a sfruttare il fattore campo, cercando di imprimere sin dai primi minuti un ritmo alto e aggressivo per mettere in difficoltà la retroguardia ungherese. Tuttavia, la squadra di Petrosyan soffre ancora nel ripiegamento difensivo, specialmente quando perde palla in zone centrali: le distanze tra i reparti diventano ampie e la linea difensiva tende ad abbassarsi troppo, lasciando spazio alle imbucate tra terzino e centrale.
A livello tattico, l’Armenia si dispone solitamente con un 4-2-3-1, cercando di sfruttare le transizioni rapide con esterni veloci e un trequartista incaricato di servire la punta centrale. Tuttavia, la fase di pressing resta discontinua: quando il blocco non si muove in modo compatto, il rischio è quello di concedere metri preziosi ai portatori di palla avversari.
Il centrocampo, pur generoso, fatica a tenere il ritmo delle squadre fisicamente più strutturate, e la difesa mostra limiti sia nel gioco aereo sia nel controllo della profondità.
Ungheria: organizzazione, intensità e transizioni letali
L’Ungheria, allenata da Marco Rossi, si presenta con una struttura ben collaudata, generalmente in 3-4-2-1, che le consente di sfruttare al massimo le qualità dei propri esterni e dei centrocampisti centrali. Il sistema a tre dietro offre stabilità in fase di non possesso e garantisce ampiezza durante la costruzione dal basso.
Uno dei punti di forza è la gestione delle transizioni: quando recuperano palla, gli ungheresi sanno verticalizzare con immediatezza, sfruttando la capacità di rifinitura di Szoboszlai e la mobilità della punta centrale (solitamente Varga o Sallai). L’obiettivo sarà attirare l’Armenia nella propria metà campo e poi colpirla in campo aperto, sfruttando le carenze di copertura sulle fasce laterali, dove i terzini armeni tendono ad alzarsi troppo.
Dal punto di vista difensivo, l’Ungheria ha mostrato una crescita notevole: la squadra sa abbassarsi compatta, chiudere le linee di passaggio e poi risalire il campo con ordine. La fase di pressing è ben organizzata, e i centrocampisti interni, molto dinamici, garantiscono un ottimo equilibrio tra copertura e inserimento.
Chiave tattica del match
La chiave della partita sarà nel duello a centrocampo. Se l’Ungheria riuscirà a dominare la zona centrale, imponendo il proprio ritmo con possesso e pressing alto, l’Armenia farà fatica a costruire e sarà costretta a giocare di rimessa. In particolare, le transizioni offensive ungheresi potrebbero risultare decisive, sfruttando gli spazi lasciati dalla difesa armena in fase di ripiegamento.
Un altro aspetto cruciale sarà la capacità dell’Armenia di gestire i palloni persi: contro una squadra rapida e cinica come l’Ungheria, ogni errore di impostazione potrebbe trasformarsi in un’occasione da gol.
Pronostico finale
Tatticamente, tutto lascia pensare a un match controllato dagli ospiti, che dispongono di maggiore qualità collettiva e individuale. L’Armenia potrà avere qualche buona occasione sfruttando la spinta del pubblico e i calci piazzati, ma sul piano del gioco appare destinata a subire la superiorità tecnica e tattica dell’avversario.
Pronostico: Vittoria Ungheria (segno “2”)
Possibile risultato: Armenia 1 – 2 Ungheria
Alternative: “Gol” (entrambe le squadre segnano) oppure “Over 2.5”